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La sfida di Reti in Basilicata

La sfida di Reti in Basilicata

Inizia una nuova e bella avventura per Reti in Basilicata. Una terra che conosciamo bene, che ci ha accolto qualche anno fa e che io sento un po’ mia. Parte T3 Innovation – Technology, Transfer, Transformation – la struttura di trasferimento tecnologico della Regione, nata dall’attuazione della S3 nell’ambito del Programma Fesr Basilicata 2014/2020.
Una struttura formata da quattro project manager e venti innovation advisors, perlopiù donne, e da un raggruppamento di imprese che ci vede coinvolti insieme con PwC Advisory SpA, realtà leader internazionale nelle attività di consulenza strategica e management innovation rivolto alle imprese ed alla PA; I3P, incubatore certificato del Politecnico di Torino ed eccellenza internazionale nel campo delle start up; Noovle, premium partner di Google Cloud e Fleurs International, società specializzata in attività di ricerca e assistenza alla PA.
I dati sull’economia, sull’occupazione, sulle politiche dedicate all’innovazione, sul turismo, sull’utilizzo dei fondi europei raccontano una regione che è avanti nel programmare, nell’ideare, nel resistere alla crisi e all’isolamento. Un territorio che cresce e mi sorprende ad ogni trasferta, ha necessità di espandersi, di compararsi col meglio. In un mondo che si muove e corre veloce c’è bisogno dell’innovazione tecnologica diffusa e sempre aggiornata.
Per fare meglio e di più ma anche per far uscire dai propri confini il capitale umano, senza perderlo o disperderlo, per attrarre interessi, investimenti, business ed intelligenze. Il nostro progetto T3 Innovation interpreta in pieno lo spirito di chi sa aprirsi e rilanciare, in un’ottica propositiva e di coinvolgimento responsabile e diretto senza piagnistei. La misura della crescita non sta soltanto negli indici assoluti ma in quelli dinamici: non basta il numero di nuove imprese o start up, serve capire quanto e come crescono, come queste sanno raccogliere le sfide del futuro, quante arrivano e riescono a stare sul mercato, quanto fanno sistema e collaborano tra di loro. T3 Innovation avrà proprio il compito di favorire una maggiore competitività del tessuto produttivo e di creare un ecosistema dell’innovazione, che sa ​stare nel mercato globale.
La Basilicata dimostra, ancora una volta, che è terra di modernità. È una regione che apprezzo per la sua capacità di fare bene e di interpretare il presente, di unire tradizione e tecnologia in un sistema che interagisce, collabora e crea valore aggiunto. Senza l’ansia da riscatto del figlio minore. T3 Innovation svolgerà il ruolo di facilitatore​ di innovazione e attuatore​ di politiche pubbliche lungimiranti e fornirà servizi ad imprese, operatori di ricerca, inventori e start up. Le imprese potranno attivare rapporti di collaborazione e consulenza strategica, relazioni con strutture tecnico scientifiche, per la realizzazione di processi di innovazione. Le start up e gli spin-off potranno trovare tools digitali e consulenziali che li aiuteranno ad accelerare il proprio modello di business o a crearne uno nuovo. I ricercatori potranno valorizzare i risultati scientifici per il sistema ricerca, trasformando i risultati della conoscenza, prodotti nelle università e nei centri di ricerca, in applicazioni utili per il mercato. Opererà sul territorio nelle cinque aree di specializzazione intelligente definite dalla S3, aerospazio, automotive, bioeconomia, energia e industria culturale e creativa. Gli operatori saranno accanto a chi lavora e fa ricerca, li accompagneranno in un percorso di crescita. Tutto si svolgerà secondo rigorosi indicatori di risultato e standard professionali di alto livello. Reti farà il suo lavoro e supporterà la struttura nelle attività di comunicazione e relazioni istituzionali.
Questa è la grande sfida dei prossimi anni. Per la Basilicata e per il Mezzogiorno. Che guarda al futuro e si apre al mondo. Noi ci siamo con entusiasmo e siamo pronti a coglierla!

Giusi Gallotto